venerdì 31 maggio 2013

L'anemia

Cosa significa essere anemico?
Ci sono tanti tipi di anemia, e la gravità è relativa a ciascuno di essi.

Il termine ha il significato greco di "senza sangue" ed è una delle malattie più comuni ad esso legate. Si diagnostica quando il quantitavo di emoglobina* nel sangue scende sotto i 13 graami ogni 100 ml negli uomini, o 12 grammi ogni 100 ml nelle donne. Ovviamente, se scende sotto gli 8 grammi per 100 ml, la situazione tende ad aggravarsi.

Le anemie si dividono principalmente in microcitiche (causate da ridotta sintesi di emoglobina), tra cui compaiono l'anemia da carenza di ferro, tra le più diffuse, e alcune ereditarie, come l'anemia mediterranea o talassemia; ed emolitiche (che provocano la distruzione di ingenti quantità di glubuli rossi), tra cui l'anemia falciforme.

L'anemia falciforme è ereditaria, come la mediterranea, e provocata da una mutazione riguardante i geni che codificano l'emoglobina. Ha questo nome poiché la sostituzione di un solo amminoacido è causa della forma a falce che molti globuli rossi assumono (HbS, dall'inglese sickle, falce); tale forma impedisce il passaggio dei globuli in vasi stretti come i capillari, ed è deleteria per l'organismo, in quanto è in grado di danneggiare i tessuti e gli organi. Non esiste una cura definitiva, ma come nel caso della talassemia è doveroso fare controlli preventivi per gli individui portatori sani, se desiderano riprodursi con altri portatori o individui affetti da tale patologia. Le probabilità di generare figli gravemente malati non sono tuttavia molto alte, in Italia

* è una proteina di colore rosso (cromoproteina) presente sui globuli rossi del sangue dei vertebrati, responsabile del trasporto dell'ossigeno; è comunemente indicata con il simbolo "Hb".



Fonti: www.avis.it
           it.wikipedia.org

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