domenica 7 aprile 2013

Non che c'entri un granché - 2

Credo proprio di aver sentito parlare di sperimentazione animale, in classe, recentemente. Bne, mi sono documentata e questa è la mia posizione a riguardo.

Allora, per "sperimentazione animale" si intende la pratica di compiere esperimenti di vario genere sugli animali in laboratorio, in ambito farmacologico, medico, patologico et similia. Questo per individuare sostanze che potrebbero essere dannose per l'organismo umano se risultano già dannose per l'organismo animale. Tutti gli animali possono essere utilizzati, la legge impone che per cani, gatti, primati e animali in via d'estinzione venga chiesta la deroga dell'Istituto Superiore di Sanità; i più frequenti in Italia comunque risultano essere topi, ratti, uccelli, pesci, porcellini d'india, conigli.

A queste creature possono essere iniettati virus o batteri per provocare malattie, che poi vengono curate con farmaci in fase sperimentale e i cui effetti vengono analizzati con attenzione; oppure, esse possone essere sottoposte a radiazioni o mutilazioni, spesso senza anestesie, anche se la legge lo prevede (Decreto Legislativo 116 del 27/01/92); o ancora, possono essere le prime a sperimentare nuove tecniche chirurgiche, senza peraltro averne alcun bisogno. La vivisezione è ancora una pratica utilizzata, anche se si cerca di far credere il contrario.

Il problema etico è significativo e messo in luce da numerosi attivisti animalisti con movimenti di protesta, poiché gli animali vengono sottoposti a torture, questa è la verità. Ma è davvero necessaria la sperimentazione animale oggi? Non è possibile trovare altri metodi, o eseguire direttamente esperimenti su esseri umani, dato il loro pieno consenso, come talvolta accade? Fin dal 1959 Russel e Burch hanno stabilito i principi delle 3R, i "metodi alternativi":

Reduction = Riduzione

Refinement = Miglioramento

Replacement = Sostituzione

Vengono considerati "alternativi" tutti i metodi che utilizzano meno animali (Reduction), che causano meno sofferenza durante l’esperimento (Refinement), oppure che siano sostitutivi del test animale (Replacement). Se la sostituzione è completa si parla di Absolute Replacement, se è parziale (ad esesempio, si continua ad impiegare gli animali per il prelievo di organi o tessuti, o si utilizzano animali con più basso grado di sensibilità del sistema nervoso), parliamo di Relative Replacement.

Le nuove legislazioni, come quella del 8/11/10, appaiono ancora piuttosto lontane da una soluzione definitiva, in quanto permettono l'impiego di animali randagi (che non sono affatto animali serie B!) o in via di estinzione (semplicemente impensabile!). Anche all’interno della comunità scientifica, molti hanno cominciato ad avere dubbi sull'effettiva utilità di tutti gli esperimenti eseguiti e sulla legittimità di sfruttamento degli esseri viventi. Molti autorevoli scienziati si battono per un maggior rispetto degli animali, ne sono un valido esempio Umberto Veronesi e Margherita Hack.

Fonti: esperimentianimali.blogspot.it (davvero interessante, lo consiglio), essereanimali.org e sperimentazioneanimale.wordpress.com



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